Oggi ho presentato ai miei figli il mio libro. L’ho fatto con un’emozione difficile da descrivere: era un pezzo di me che stavo affidando alle loro mani, ai loro occhi, ai loro cuori.
Gioia ha pianto. Nelle sue lacrime ho colto consapevolezza: oggi ha 11 anni e i ricordi, che da bambina erano solo frammenti, ora hanno trovato un senso. In quelle parole, credo, ha rivisto la sua vita, le attese, i sacrifici, il tempo rubato alla leggerezza per la malattia della nonna e le difficoltà che abbiamo attraversato insieme.
Lorenzo, più riservato e introspettivo, ha letto in silenzio. Poi mi ha detto poche parole, semplici e potenti:
“Bello, bellissimo mamma… ma si sa che tu scrivi benissimo.”
L’emozione più forte per lui è stata la citazione della nonna e la promessa fatta a sua sorella.
Io, con il nodo in gola, non sono riuscita a dirgli che è anche grazie a lui se oggi sono qui. Perché Lorenzo, con la sua presenza discreta e profonda, è sempre stato un punto fermo, la mia certezza.
Gioia invece è "gioia" di nome e fatto! Lei è la luce, il sorriso, il disordine che riempie la casa e il cuore. Gioia è la promessa che la mamma tornerà, la forza che mi chiede ogni giorno di esserci, come e meglio di prima.
Eccoci: siamo un cerchio, senza inizio e senza fine...
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Posso dire :
RispondiElimina.......non ci sono parole...
Semplicemente, MERAVIGLIOSO 💞
grazie mille
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